02 Nov Come sapere se il preventivo è remunerativo
Per presentare un preventivo ad un cliente per un servizio, che sia la gestione annuale della contabilità, la realizzazione di un sito web, una procedura legale, la sostituzione della caldaia o un qualsiasi intervento di manutenzione, è necessario conoscere i costi legati alla sua erogazione.
E nell’ambito delle attività di servizi, la voce principale di costo è spesso (talvolta in netta prevalenza) data dal tempo necessario per erogare materialmente il servizio stesso.
Per calcolare il prezzo finale del servizio, infine, è necessario stimare il quantitativo di ore necessarie per erogarlo.
Analogamente, definire un prezzo per svolgere una specifica attività significa implicitamente identificare una quantità di tempo necessaria per portare a compimento l’incarico.
A fine lavoro è importante quindi verificare che le ore lavorate siano rimaste all’interno delle ore previste e non le abbiano superate: questo significherebbe aver lavorato senza guadagno o peggio, in perdita.
Se si concorda con un cliente, ad esempio, di realizzare un sito web a 1.000 euro, e assumendo con un prezzo orario dello sviluppatore di 50 euro l’ora, l’obiettivo è che il sito web venga realizzato in non più di 20 ore. Per poter verificare se il preventivo è stato stimato correttamente è necessario capire se il lavoro è stato svolto all’interno delle 20 ore previste. E’ perciò importante avere uno strumento che rilevi le ore eseguite, per due ragioni principali: sia per capire se, per quel tipo di progetto, il preventivo è stato giusto e remunerativo oppure no, sia per poter tariffare le ore eventualmente lavorate oltre quelle previste.
Se le ore di lavoro previste sono state sottostimate vuol dire che il prezzo di vendita per quel servizio non è corretto e, per quanto sia corretto stabilire il prezzo di un prodotto o di un servizio confrontandosi con il prezzo di mercato, è fondamentale poi capire se il prezzo di riferimento, trasportato all’interno della propria organizzazione, ha senso oppure no, se è remunerativo o meno.
La risposta a questa domanda arriva da una raccolta e analisi puntuale dei dati statistici: in particolare dal confronto tra il prezzo e la somma delle ore lavorate per offrire il determinato servizio.
Se il prezzo è remunerativo è sufficiente tener traccia delle ore dedicate per verificare di volta in volta di non superare le ore di lavoro previste; se invece il prezzo non è corretto è necessario trovare delle argomentazioni in fase di vendita per poter vendere il servizio ad un prezzo diverso, più allineato all’impegno di risorse che il servizio richiede.
Da qui l’importanza di appoggiarsi ad una piattaforma integrata che permetta di segnare le attività svolte per i clienti.
Per questo motivo InvoiceBuddy è particolarmente adatto per tutte le realtà che lavorano nel mondo dei servizi: grazie al modulo di time tracking integrato è semplice rilevare tutte le attività svolte a consuntivo per ogni cliente, senza più rischiare di non portare in fatturazione tutte le attività eseguite.
InvoiceBuddy è il primo software di fatturazione online interamente dedicato al mondo delle attività di servizi: professionisti, consulenti, freelance, agenzie e gruppi di lavoro.
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Grazie al modulo integrato di registrazione delle attività è possibile registrare le attività svolte a consuntivo per il cliente, le ore impiegate o gli importi forfettari concordati. Con una procedura immediata possono essere riportate in fatturazione ed è possibile generare la fattura in pochi istanti, senza più perdere attività lavorate e da rendicontare.
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Tra le varie strategie volte ad aumentare il fatturato di un’azienda di servizi è frequente sentir parlare di fidelizzazione del cliente, tecniche di cross-selling e up-selling, tattiche per aumentare la base clienti, funnelling e via discorrendo.
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